Pinko fonde moda ed arte contemporanea

Quando la moda va a mescolarsi con l’arte contemporanea e con il design, i risultati molto spesso sono sorprendenti: non è da meno il nuovo flagship store di Pinko, inaugurato a Milano in Via Montenapoleone poche settimane fa.
Il palazzo che ospita il punto vendita risale all’ottocento, e ciò è evidente dalla lunga sequela di stanze che si devono attraversare per visitarlo tutto.

L’architetto Massimiliano Locatelli ha pensato per Pinko uno store arredato con materiali essenziali come il ferro, il vetro, l’ottone, ma anche il legno di quercia che compone il pavimento.
Alle pareti l’architetto ha previsto della carta da parati ispirata agli anni ’60, mentre un senso di grande luminosità proviene dalle teche di vetro disseminate nelle stanze.
Molto esclusiva la stanza Vip, dominata da toni soffusi in cui trionfa il marrone, con un divano Zanuso in velluto cui si affianca un lussuoso tavolo in onice.

A testimoniare il desiderio di internazionalizzazione del marchio, il fiore all’occhiello è rappresentato nel Pinko store di Milano dall’opera d’arte Oculus di Steven Scott, che fa bella mostra di sé dal soffitto di una delle stanze principali.
Descriverla non è affatto semplice perché l’artista ha inserito delle geometrie di colori che mutano di continuo all’interno di un cerchio che a sua volta è ospitato da un rettangolo: il continuo movimento cromatico è quasi ipnotico per il visitatore che si trova ad ammirare una scatola di luce.

Il negozio Pinko diventa così uno strumento per veicolare non soltanto la moda, ma anche le collezioni di arte contemporanea, come se i suoi ambienti fossero al tempio stesso delle gallerie del XXI secolo.

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