La definizione di New Look è quella che meglio sintetizza la rivoluzionaria portata, nell’ambito della moda internazionale, di quanto negli ultimi 70 anni monsieur Christian Dior è stato in grado di realizzare.
Poteva una maison così seminale, in termini di concretezza estetica e caratterizzazione del look di un’intera epoca, essere priva di un archivio delle memorie che ne unificasse tutto l’immenso patrimonio creativo?
Proprio in celebrazione dei 70 anni dalla fondazione, la casa di alta moda francese ha aperti i battenti del Dior Heritage, un immenso archivio ubicato naturalmente sugli Champs Élysées che raccoglie in uno spazio di 900 metri quadrati tutte le testimonianze dell’attività di Dior dal 1947 fino al 1957.
L’archiviazione ha richiesto un lungo lavoro, ed ha allestito una cattedrale dell’alta moda iper tecnologica ed ultramoderna ma estremamente discreta, senza eccessi, quasi asettica nelle cromie dei muri e scaffali.
All’interno si respira storia dell’haute couture in ogni angolo: esiste una enorme stanza nella quale scatole grigie appositamente sagomate su misura per ogni pezzo lo preservano da luce e polvere: accessori come guanti o cappelli, ma anche scarpe o gioielli.
Un’altra camera è dedicata agli abiti, rigorosamente preservati nella carta velina e protetti dal pulviscolo atmosferico con speciali sostanze che ricoprono tutti gli arredi e le pareti.
L’angolo forse più interessante è concepito come un vero caveau di una banca: vi sono custoditi e rigorosamente archiviati tutti i documenti cartacei di Dior, i suoi fogli con appunti o schizzi, un enorme tesoro al quale però non tutti avranno accesso. Sono infatti ammessi solo studenti di scuole di moda, ricercatori, curatori, oltre ovviamente allo staff dell’attuale ufficio stile Dior, che può consultare documenti digitalizzati e carteggi per trarre ispirazione e documentarsi su una storia fatta di eleganza e gusto impareggiabili.
Non poteva poi mancare una camera delle meraviglie, un piccolo spazio monografico dedicato ai profumi dove sono custoditi i preziosi flaconi in cristallo dalle fogge iconiche, a partire dal primo profumo Miss Dior.
In tutto nel Dior Heritage si contano quasi 10.000 pezzi oltre alle decine di migliaia di documenti digitalizzati. Si pensi che alla scomparsa di Dior nel 1957 le redini delle successive collezioni sono passate per le mani di Yves Saint Laurent, Gianfranco Ferrè o John Galliano tra gli altri: tutto ciò che è venuto dopo il maestro è custodito in un altro luogo, a Blois, la precedente sede degli archivi Dior.
Nel museo Dior Heritage si è voluto concentrare in uno spazio prestigioso e di grande carisma nel cuore di Parigi tutto l’inestimabile lascito di un couturier che ha sovvertito gli schemi dell’alta moda inaugurando una nuova era.