La costante ricerca di uno stile unico e personale, fatto non soltanto di forme e tagli diversi da indossare ma anche della selezione dei migliori materiali, fa parte del DNA di chi preferisce un abito sartoriale alle proposte preconfezionate, convenzionali e spesso troppo simili una all’altra che si affacciano nelle vetrine.
Realizzare un capo sartoriale da uomo è un’attività che coinvolge importanti realtà imprenditoriali nel nostro paese, sia quelle note a livello nazionale ed internazionale che quelle attive a livello locale, le quali pur non trovandosi sotto le luci della ribalta sanno in ugual modo garantire tutto il know-how del settore, in molti casi derivato da ultra-decennali esperienze tramandate di generazione in generazione, e si sono conquistate ammiratori anche all’estero.
La scuola italiana dell’abito sartoriale
Ci deve pur essere un motivo se l’Italia è riconosciuta tra i leader mondiali assoluti nell’alta moda e nella confezione di abiti su misura, ed in realtà ce ne sono diversi, che abbracciano ogni ambito dell’attività: è difficile trovare altrettanta cura per ciascuna singola fase della lavorazione, dallo sviluppo dei modelli al taglio a mano dei tessuti fino alla messa dei capi su tela. Intuito, artigianalità di alta scuola e continuo aggiornamento sulle tendenze dell’alta moda sono componenti altrettanto essenziali, perché comporre interamente a mano un capo di abbigliamento richiede anche queste prerogative.
I diversi stili sartoriali, infatti, pur mantenendosi fedeli a tecniche di lavorazione consolidate, devono tenere conto di come le esigenze maschili si evolvono e di quali siano le suggestioni più ricercate in fatto di tinte e persino di tessuti.
I colori e i tessuti alla moda
Se è vero che nelle ultime stagioni abbiamo assistito ad un’esplosione dei colori in tutte le loro manifestazioni, ci sono alcune nuance che non potranno mai cedere il passo, restando degli evergreen per il guardaroba maschile.
Ci riferiamo ad esempio al marrone, in tantissime declinazioni tra le quali attualissima è quella che vira sui toni del tabacco, oppure all’intramontabile ed eterno nero, emblema di classe ed eleganza tout-court.
Tra i tessuti, invece, scopriamo che anche le sartorie di alta scuola hanno iniziato a sfruttare i vantaggi offerti dai cosiddetti tessuti tecnici. Il loro progredire costituisce un’istanza fortemente innovativa che non va certo ad intaccare l’anima classica, e non trasforma necessariamente una giacca, un pantalone o un completo in un capo sportivo, ma conferisce ad ogni capo un’attitudine più contemporanea interpretando i gusti del momento e mantenendo il rispetto verso il passato.
Di seducente impatto stilistico, ma dalla lavorazione realmente complessa, è invece lo speciale tessuto seersucker, che pur offrendo caratteristiche di maggiore informalità perché ha un naturale aspetto di tipo “stropicciato”, è ideale perché favorisce la traspirazione e la dissipazione del calore e si propone quale validissima alternativa al classico lino, per certi versi ancora più fresca.
Le tecniche sartoriali
Lavorare a mano per realizzare e cucire un capo completo è, come dicevamo, un’attività complessa, che si compone di numerosi passaggi ciascuno da eseguire secondo la migliore e più sapiente manualità artigiana. Le fasi sono tantissime, ciascuna con criteri molto specifici e che riguardano anche la “manutenzione” del tessuto o delle fodere interne al fine di garantire lunga vita al capo confezionato. Una giacca, ad esempio, va resa “tridimensionale” con alcuni accorgimenti del mestiere non elementari, poi ci sono i passaggi dell’eliminazione dei difetti, l’applicazione delle fodere delle tasche, la ribattitura delle cuciture, la messa a punto delle asole… l’elenco sarebbe lunghissimo, e non crediamo affatto di esagerare se definiamo quella della confezione di un abito sartoriale da uomo una vera e propria arte!